Ladri
Sono i dannati della VII Bolgia dell'VIII Cerchio, la cui pena è mostrata da Dante nei Canti XXIV-XXV dell'Inferno (essi corrono nudi in mezzo a serpenti di ogni tipo che legano loro le mani dietro la schiena, per poi subire delle mostruose trasformazioni). Dante colloca in questa Bolgia il pistoiese Vanni Fucci, nonché (XXV, 34 ss.) alcuni fiorentini: Cianfa Donati, appartenente alla famiglia dei Guelfi Neri che ebbe fama di ladro di bestiame e di botteghe; Agnello Brunelleschi, del quale non si hanno notizie se non l'appartenenza alla nobile famiglia; Buoso Donati (o forse degli Abati), di cui non si sa molto; Francesco dei Cavalcanti detto il Guercio, assassinato dagli abitanti di Gaville, piccolo borgo del contado fiorentino e di cui non si hanno altri dati; Puccio Sciancato, della famiglia dei Galigai, nobili di parte ghibellina, che fu bandito da Firenze nel 1268. Nell'episodio tutti subiscono orribili trasformazioni in serpenti, a eccezione di Puccio che conserva la sua forma umana, e di Cianfa di cui è solo citato il nome. All'inizio del Canto seguente (XXVI), Dante rivolgerà un'aspra invettiva contro Firenze di cui ha visto cinque cittadini che spandono il suo nome all'Inferno.
Per approfondire, ecco un breve video dal canale YouTube "La Divina Commedia in HD"
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Personaggi e luoghi collegati
adulatori - barattieri - falsari - indovini - ipocriti - ruffiani e seduttori - seminatori di discordie - simoniaci - Vanni Fucci - Virgilio
VIII Cerchio (Malebolge) - Firenze
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