Lancillotto e Ginevra
Sono i protagonisti di un noto romanzo cortese del ciclo arturiano, citati da Dante nel Canto V dell'Inferno. Lancillotto del Lago (Lancelot in lingua d'oïl) è un cavaliere della Tavola Rotonda di re Artù e si innamora della regina Ginevra, moglie dello stesso Artù. La relazione fra i due è favorita da Galeotto (Galehaut), siniscalco della regina, che spinge quest'ultima a baciare il cavaliere che le sta davanti pallido ed esitante. Dante con ogni probabilità non conosceva il testo originale, ma ne aveva letto un volgarizzamento più tardo (infatti nel poemetto francese è Ginevra a baciare Lancillotto, non il contrario). La vicenda era l'esempio perfetto dell'amor cortese, ovvero l'amore adulterino fra un nobile cavaliere e la moglie del suo signore, tema di tante liriche dei trovatori provenzali.
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