Settimo giorno di viaggio: giovedì 14 aprile (o 31 marzo) del 1300
H. Bosch, Ascesa all'Empireo
È oggetto dei Canti XII-XXXIII del Paradiso e comprende la conclusione del viaggio nel terzo regno, dal IV Cielo del Sole fino alla visione finale di Dio: l'assenza pressoché assoluta di indicazioni temporali rende arduo fissare una precisa cronologia, anche se in XXVII, 79-87 Dante afferma di essersi trattenuto nel Cielo delle Stelle Fisse per circa sei ore, essendosi mosso insieme alla sfera celeste per 90°, e poiché questo è il Cielo in cui il poeta si trattiene più a lungo (avviene infatti l'esame sul possesso delle tre virtù teologali, nonché il trionfo dei beati e di Cristo e l'invettiva di san Pietro contro la corruzione della Chiesa) si ricava che il viaggio in Paradiso duri in tutto circa un giorno e mezzo, da mezzogiorno di mercoledì alla mezzanotte di giovedì.
La durata totale del viaggio è dunque di sette giorni, dal venerdì santo sino al giovedì della settimana seguente, e il numero 7 è ricco di significati simbolici e liturgici (più volte richiamati, del resto, nel corso del poema). È possibile che la scarsità di riferimenti cronologici nella terza Cantica sia dovuta alla volontà del poeta di segnare una netta distanza dal mondo terreno degli uomini, al contrario del Purgatorio dove invece l'elemento del tempo era presente e costantemente sottolineato (del resto la rappresentazione del regno santo diventa rarefatta e immateriale quanto più ci si avvicina a Dio, il che contrasterebbe con indicazioni temporali troppo precise). La cronologia che segue è una pura ipotesi basata sulle congetture prima esposte e non coincide necessariamente con le proposte avanzate da altri studiosi in merito.
La durata totale del viaggio è dunque di sette giorni, dal venerdì santo sino al giovedì della settimana seguente, e il numero 7 è ricco di significati simbolici e liturgici (più volte richiamati, del resto, nel corso del poema). È possibile che la scarsità di riferimenti cronologici nella terza Cantica sia dovuta alla volontà del poeta di segnare una netta distanza dal mondo terreno degli uomini, al contrario del Purgatorio dove invece l'elemento del tempo era presente e costantemente sottolineato (del resto la rappresentazione del regno santo diventa rarefatta e immateriale quanto più ci si avvicina a Dio, il che contrasterebbe con indicazioni temporali troppo precise). La cronologia che segue è una pura ipotesi basata sulle congetture prima esposte e non coincide necessariamente con le proposte avanzate da altri studiosi in merito.
Cronologia
Fra la mezzanotte e l'alba: san Bonaventura fa il panegirico di san Domenico. Ancora nel IV Cielo e incontro con Salomone. Ascesa al V Cielo di Marte e apparizione della croce degli spiriti combattenti per la fede. Incontro con l'avo Cacciaguida.
Prime ore del mattino: profezia dell'avo Cacciaguida. Salita al VI Cielo di Giove e apparizione dell'aquila. Discorso dell'aquila sulla giustizia. Tarda mattinata: discorso dell'aquila sulla predestinazione. Ascesa al VII Cielo di Saturno e incontro con gli spiriti contemplanti, fra cui Pier Damiani e san Benedetto. Primo pomeriggio: ingresso nell'VIII Cielo delle Stelle Fisse. San Pietro esamina Dante sulla fede, poi san Giacomo esamina il poeta sulla speranza. Tardo pomeriggio: ancora nel Cielo delle Stelle Fisse, dove san Giovanni esamina Dante sulla carità. Incontro con Adamo. Invettiva di san Pietro contro i papi corrotti. Sera: passaggio al Primo Mobile. Beatrice illustra le gerarchie angeliche. Notte: ascesa all'Empireo e visione della rosa dei beati. Il seggio di Arrigo VII di Lussemburgo. San Bernardo prende il posto di Beatrice, quindi illustra a Dante la rosa dei beati. Mezzanotte: Dante accede alla visione finale di Dio. Conclusione del poema. |
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