San Giacomo Maggiore
A. Dürer, S. Giacomo (XVI sec.)
Figlio di Zebedeo e probabilmente di Salomè, fratello di san Giovanni, fu uno dei dodici Apostoli ed è spesso detto «il Maggiore» per distinguerlo dall'omonimo figlio di Alfeo, anch'egli Apostolo e autore della prima delle sette Epistole cattoliche del Nuovo Testamento. Giacomo venne chiamato da Gesù insieme al fratello ed è ricordato nei Vangeli come testimone di alcuni importanti eventi, quali la trasfigurazione (Luc., IX, 28-36) e la preghiera dei Getsemani (Marc., I, 19 ss.); è spesso nominato negli Atti degli Apostoli insieme al fratello Giovanni ed è talvolta accostato anche a Pietro (gli Atti lo dicono ucciso da Erode Agrippa con un colpo di spada). Il suo sepolcro si trova secondo la tradizione a Santiago de Compostela, in Spagna (di cui è il patrono), dove è presente il celebre santuario meta di pellegrinaggi fin dall'antichità. Festa il 25 luglio.
Dante lo introduce nel Canto XXV del Paradiso, tra gli spiriti che formano il trionfo di Cristo nel Cielo delle Stelle Fisse, ed appare dopo che san Pietro ha terminato di esaminare Dante sulla fede: il beato si stacca dalla stessa corona luminosa da cui era uscito prima Pietro, col quale scambia alcuni gesti festosi, quindi Beatrice lo prega di parlare della speranza e, implicitamente, di esaminare Dante su di essa. Il santo chiede al poeta di definire la speranza, di dichiarare quanta ne possiede e da dove essa ha origine; Beatrice risponde alla seconda domanda, affermando che nessun cristiano ha mai nutrito una speranza superiore a quella di Dante, e grazie ad essa gli è stato concesso di visitare anzitempo il Paradiso (la donna vuole evitare che Dante si mostri troppo presuntuoso rispondendo in prima persona). Il poeta risponde poi alle altre due domande, definendo la speranza secondo la formula di Pietro Lombardo, quindi afferma che essa gli proviene soprattutto dalle parole di David autore dei Salmi, nonché dall'Epistola scritta dallo stesso Giacomo (essa era in realtà opera dell'altro Apostolo, ma nel Medioevo veniva comunemente attribuita al Maggiore). Il santo mostra il suo compiacimento col balenio della sua luce, poi chiede a Dante quale sia l'oggetto della speranza e il poeta risponde che essa promette la beatitudine eterna, come detto anche da san Giovanni nell'Apocalisse. Al termine delle parole di Dante le altre anime approvano intonando il Salmo Sperent in te, poi appare l'anima di san Giovanni che esaminerà Dante sulla carità.
Dante lo introduce nel Canto XXV del Paradiso, tra gli spiriti che formano il trionfo di Cristo nel Cielo delle Stelle Fisse, ed appare dopo che san Pietro ha terminato di esaminare Dante sulla fede: il beato si stacca dalla stessa corona luminosa da cui era uscito prima Pietro, col quale scambia alcuni gesti festosi, quindi Beatrice lo prega di parlare della speranza e, implicitamente, di esaminare Dante su di essa. Il santo chiede al poeta di definire la speranza, di dichiarare quanta ne possiede e da dove essa ha origine; Beatrice risponde alla seconda domanda, affermando che nessun cristiano ha mai nutrito una speranza superiore a quella di Dante, e grazie ad essa gli è stato concesso di visitare anzitempo il Paradiso (la donna vuole evitare che Dante si mostri troppo presuntuoso rispondendo in prima persona). Il poeta risponde poi alle altre due domande, definendo la speranza secondo la formula di Pietro Lombardo, quindi afferma che essa gli proviene soprattutto dalle parole di David autore dei Salmi, nonché dall'Epistola scritta dallo stesso Giacomo (essa era in realtà opera dell'altro Apostolo, ma nel Medioevo veniva comunemente attribuita al Maggiore). Il santo mostra il suo compiacimento col balenio della sua luce, poi chiede a Dante quale sia l'oggetto della speranza e il poeta risponde che essa promette la beatitudine eterna, come detto anche da san Giovanni nell'Apocalisse. Al termine delle parole di Dante le altre anime approvano intonando il Salmo Sperent in te, poi appare l'anima di san Giovanni che esaminerà Dante sulla carità.
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Beatrice - san Benedetto - san Bernardo - san Bonaventura - Pier Damiani - san Domenico - san Francesco - san Giovanni - Maria Vergine san Pietro - san Paolo - san Tommaso d'Aquino
VIII Cielo (delle Stelle Fisse)
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