Bonagiunta Orbicciani
Poeta italiano, vissuto a Lucca nel 1220-1296 ca. e iniziatore della scuola poetica nota come Siculo-toscana (era più vecchio di Guittone d'Arezzo, che pure è considerato il caposcuola). Scrisse un sonetto polemico a Guido Guinizelli, iniziatore di quello che sarebbe diventato lo Stilnovo (Voi ch'avete mutata la mainera), in cui lo accusava di sottigliezza e astruseria.
Dante lo introduce nel Canto XXIV del Purgatorio, tra i golosi della VI Cornice, dove è lui stesso a rivolgersi a Dante riconoscendolo e mormorando il nome di Gentucca, che probabilmente allude a una donna che ospitò il poeta fiorentino durante l'esilio. Nel colloquio Bonagiunta chiede a Dante se sia proprio lui ad aver iniziato le nove rime, con la canzone Donne ch'avete intelletto d'amore contenuta nel cap. XIX della Vita Nuova.
Dante risponde dicendo di essere un poeta che, quando scrive, è ispirato direttamente da amore e compone sotto la sua dettatura. Bonagiunta a questo punto dichiara di aver compreso qual è il nodo che ha trattenuto lui, Giacomo da Lentini e Guittone di qua dal dolce stil novo ch'i' odo. È questa l'unica attestazione del termine Dolce stil novo, che è stata quindi estesa alla maniera poetica iniziata da Guinizelli e ripresa da Dante e Cavalcanti a Firenze, alla fine del Duecento; alcuni critici hanno invece pensato che la definizione di Bonagiunta sia da riferire solamente alle nove rime iniziate da Dante nella Vita nuova, ovvero quelle in cui il poeta riponeva tutta la sua felicità, senza cioè attendere alcun riconoscimento da parte della propria donna (la questione è aperta, anche se è probabile che il Dolce Stil Novo indichi la maniera di Dante, Cavalcanti e dei loro amici fiorentini).
Dante lo introduce nel Canto XXIV del Purgatorio, tra i golosi della VI Cornice, dove è lui stesso a rivolgersi a Dante riconoscendolo e mormorando il nome di Gentucca, che probabilmente allude a una donna che ospitò il poeta fiorentino durante l'esilio. Nel colloquio Bonagiunta chiede a Dante se sia proprio lui ad aver iniziato le nove rime, con la canzone Donne ch'avete intelletto d'amore contenuta nel cap. XIX della Vita Nuova.
Dante risponde dicendo di essere un poeta che, quando scrive, è ispirato direttamente da amore e compone sotto la sua dettatura. Bonagiunta a questo punto dichiara di aver compreso qual è il nodo che ha trattenuto lui, Giacomo da Lentini e Guittone di qua dal dolce stil novo ch'i' odo. È questa l'unica attestazione del termine Dolce stil novo, che è stata quindi estesa alla maniera poetica iniziata da Guinizelli e ripresa da Dante e Cavalcanti a Firenze, alla fine del Duecento; alcuni critici hanno invece pensato che la definizione di Bonagiunta sia da riferire solamente alle nove rime iniziate da Dante nella Vita nuova, ovvero quelle in cui il poeta riponeva tutta la sua felicità, senza cioè attendere alcun riconoscimento da parte della propria donna (la questione è aperta, anche se è probabile che il Dolce Stil Novo indichi la maniera di Dante, Cavalcanti e dei loro amici fiorentini).
Personaggi e luoghi collegati
Arnaut Daniel - golosi - Guido Guinizelli - Guido Cavalcanti - Guittone d'Arezzo
VI Cornice - Firenze
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VI Cornice - Firenze