Guido Guinizelli
Poeta e letterato bolognese, vissuto probabilmente fra 1240 e 1276 (ma la sua identificazione è assai dubbia). È stato l'iniziatore del Dolce Stil Novo e ci ha lasciato un canzoniere che comprende quindici sonetti e cinque canzoni, fra cui la famosa Al cor gentil rempaira sempre amore, considerata il manifesto della nuova scuola. Dante e Guido Cavalcanti lo considerarono probabilmente come il caposcuola dello Stilnovo, per quanto la definizione del movimento sia da attribuire a Dante (Purg., XXIV, 49-63).
Dante lo colloca fra i lussuriosi della VII Cornice del Purgatorio (Canto XXVI della II Cantica): lo definisce padre / mio e de li altri miei miglior che mai / rime d'amore usar dolci e leggiadre, il che è la fonte principale (oltre al De vulgari eloquentia) che consente di vedere in lui l'iniziatore della nuova scuola poetica. Dante spiega poi al penitente che i suoi scritti sopravvivranno finché durerà l'uso moderno, e a quel punto Guinizelli indica l'anima di Arnaut Daniel (che sconta lo stesso peccato nella Cornice) come miglior fabbro del parlar materno, ovvero poeta volgare superiore a lui e agli stessi Stilnovisti. Il poeta bolognese polemizza infine con Guittone d'Arezzo, inizialmente sopravvalutato dai contemporanei e poi superato dallo Stilnovo (lo stesso Guinizelli aveva polemizzato in alcuni sonetti con Bonagiunta da Lucca, esponente della stessa scuola di Guittone).
Guinizelli è il penultimo penitente a dialogare con Dante (l'ultimo in senso stretto sarà Arnaut Daniel alla fine di questo Canto), mentre la prima dannata era stata Francesca da Polenta, entrambi lussuriosi e legati alla letteratura (Francesca come lettrice di poesia amorosa, Guinizelli e Arnaut come autori).
Dante lo colloca fra i lussuriosi della VII Cornice del Purgatorio (Canto XXVI della II Cantica): lo definisce padre / mio e de li altri miei miglior che mai / rime d'amore usar dolci e leggiadre, il che è la fonte principale (oltre al De vulgari eloquentia) che consente di vedere in lui l'iniziatore della nuova scuola poetica. Dante spiega poi al penitente che i suoi scritti sopravvivranno finché durerà l'uso moderno, e a quel punto Guinizelli indica l'anima di Arnaut Daniel (che sconta lo stesso peccato nella Cornice) come miglior fabbro del parlar materno, ovvero poeta volgare superiore a lui e agli stessi Stilnovisti. Il poeta bolognese polemizza infine con Guittone d'Arezzo, inizialmente sopravvalutato dai contemporanei e poi superato dallo Stilnovo (lo stesso Guinizelli aveva polemizzato in alcuni sonetti con Bonagiunta da Lucca, esponente della stessa scuola di Guittone).
Guinizelli è il penultimo penitente a dialogare con Dante (l'ultimo in senso stretto sarà Arnaut Daniel alla fine di questo Canto), mentre la prima dannata era stata Francesca da Polenta, entrambi lussuriosi e legati alla letteratura (Francesca come lettrice di poesia amorosa, Guinizelli e Arnaut come autori).
Personaggi e luoghi collegati
Arnaut Daniel - Bologna - Bonagiunta - Guido Cavalcanti - Guittone d'Arezzo - lussuriosi - Paolo e Francesca
VII Cornice
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VII Cornice