Selva oscura
È il luogo simbolico in cui Dante si smarrisce all'inizio del poema (Inf., I, 1 ss.), allegoria del peccato in cui ogni uomo può perdersi nel suo cammino durante questa vita. Non sappiamo dove si trovi precisamente, anche se vari commentatori hanno tentato vanamente di trovarle una collocazione geografica (in Italia, vicino a Firenze, vicino a Gerusalemme...). Dante la descrive come selvaggia, aspra e forte, tanto amara che la morte lo è poco di più. Da essa esce quando si ritrova ai piedi del colle, simbolo della felicità terrena, la cui ascesa gli è però impedita dalle tre fiere. In vari passi del poema si dice che la selva è posta in una valle, la quale giace in una piaggia diserta, in un gran diserto, che però non sappiamo se corrisponda a un luogo preciso. Dante vi si smarrisce in una notte di plenilunio, tra giovedì e venerdì santo (alla luce lunare si accenna in Inf., XX, 127-130).
Personaggi e luoghi collegati
lonza - leone - lupa - veltro - Virgilio
Firenze - Gerusalemme - porta dell'Inferno - Antinferno
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