Lonza
È la prima delle tre fiere incontrate da Dante nella selva oscura, nel Canto I dell'Inferno.
Il suo nome deriva probabilmente dal latino lynx (lince) e rappresenta un grosso felino dal pelo maculato, anche se non siamo certi che sia da identificare con l'animale che conosciamo. Sembra che nel 1285 a Firenze una "leuncia" fosse tenuta in una gabbia, presso il palazzo del Podestà. È stata anche identificata come un leopardo o una pantera, tutti animali dal significato demoniaco nei bestiari medievali.
Nel Canto I essa ha significato allegorico e rappresenta quasi certamente la lussuria, una delle tre disposizioni peccaminose che impediscono a Dante di scalare il colle (il leone è la superbia, la lupa è l'avarizia). Alcuni commentatori l'hanno invece interpretata come simbolo di invidia, altri dei peccati di eccesso, ipotesi entrambe poco probabili secondo la critica moderna.
La lonza viene nuovamente citata da Dante in Inf., XVI, 106-108 (Io avea una corda intorno cinta, / e con essa pensai alcuna volta / prender la lonza a la pelle dipinta), dove il poeta porge la corda che gli cinge i fianchi a Virgilio, che la getta giù nel burrone che si spalanca sopra le Malebolge e richiama così Gerione.
Il suo nome deriva probabilmente dal latino lynx (lince) e rappresenta un grosso felino dal pelo maculato, anche se non siamo certi che sia da identificare con l'animale che conosciamo. Sembra che nel 1285 a Firenze una "leuncia" fosse tenuta in una gabbia, presso il palazzo del Podestà. È stata anche identificata come un leopardo o una pantera, tutti animali dal significato demoniaco nei bestiari medievali.
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Personaggi e luoghi collegati
Arpie - Caco - Caronte - centauri - Cerbero - Flegiàs - Furie - Gerione - giganti - leone - Lucifero - lupa - Malacoda - Malebranche - Medusa Minosse - Minotauro - Pluto/Plutone - Proserpina
selva oscura - IV Cerchio - V Cornice
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