Venere
W.A.Bouguereau, Nascita di Venere (1879)
Afrodite in greco, è la dea classica dell'amore e della bellezza, nata secondo il mito dalle onde del mare intorno a Cipro (infatti bella ciprigna è l'appellativo con cui la chiama Dante, in Par., VIII, 2). Nella cosmologia medievale era identificata con uno dei pianeti del sistema solare, incastonato nel III Cielo da dove emanava l'influsso celeste all'amore: infatti Dante nel Paradiso lo definisce «Cielo di Venere», governato dal coro angelico dei Principati e ospitante i beati che in Terra amarono il prossimo (spiriti amanti).
Nel Canto VIII del Paradiso Dante precisa che il mondo pagano credeva erroneamente che dall'astro di Venere promanasse l'influsso all'amore sensuale, per cui erano adorati non solo lei ma anche la madre Dione e il figlio Cupido. Nella visione dantesca, invece, Venere diventa la personificazione dell'influsso ad amare il prossimo in modo disinteressato, senza alcuna implicazione fisica (viene condannato l'amore sensuale fine a se stesso, che può portare al peccato di lussuria).
Personaggi e luoghi collegati
Apollo - Fortuna - Giove - Luna - Marte - Mercurio - Muse - Saturno - Sole - spiriti amanti
III Cielo
Nel Canto VIII del Paradiso Dante precisa che il mondo pagano credeva erroneamente che dall'astro di Venere promanasse l'influsso all'amore sensuale, per cui erano adorati non solo lei ma anche la madre Dione e il figlio Cupido. Nella visione dantesca, invece, Venere diventa la personificazione dell'influsso ad amare il prossimo in modo disinteressato, senza alcuna implicazione fisica (viene condannato l'amore sensuale fine a se stesso, che può portare al peccato di lussuria).
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