VII Cerchio
È la zona dell'Inferno dove sono puniti i violenti, descritta da Dante nei Canti che vanno dal XII al XVII. È diviso in tre gironi, ciascuno dei quali ospita una categoria particolare di violenti.
Il primo girone è attraversato dal Flegetonte, un fiume di sangue bollente in cui sono immersi i violenti contro il prossimo (predoni e assassini). Essi sono sorvegliati dai centauri, che armati di arco e frecce impediscono loro di fuoruscire dal sangue più di quanto è stabilito dalla giustizia divina, a seconda del peccato commesso.
Il secondo girone ospita una selva, in cui si trovano i violenti contro se stessi: nella persona fisica, ovvero i suicidi, e nel patrimonio, ovvero gli scialacquatori. I suicidi sono imprigionati negli alberi della selva, dove le Arpie nidificano e provocano loro dolore facendo strazio dei rami delle piante (tra essi Dante parla con Pier Della Vigna). Gli scialacquatori corrono nella selva, inseguiti da cagne nere che, quando li raggiungono, li fanno a brandelli e spesso causano ulteriore dolore ai suicidi.
Il terzo girone è un sabbione reso rovente da una pioggia di falde infuocate, dove sono puniti i violenti contro Dio: nella persona divina (bestemmiatori), nella natura (sodomiti), nell'operosità umana (usurai). I primi devono stare sdraiati nella sabbia infuocata, i secondi devono camminare, i terzi devono star seduti e portano al collo una borsa con lo stemma della loro famiglia. Tra i bestemmiatori è incluso Capaneo, tra i sodomiti Brunetto Latini e altri fiorentini, tra gli usurai Reginaldo Scrovegni.
Per approfondire, ecco un breve video tratto dal canale YouTube "La Divina Commedia in HD"
Il primo girone è attraversato dal Flegetonte, un fiume di sangue bollente in cui sono immersi i violenti contro il prossimo (predoni e assassini). Essi sono sorvegliati dai centauri, che armati di arco e frecce impediscono loro di fuoruscire dal sangue più di quanto è stabilito dalla giustizia divina, a seconda del peccato commesso.
Il secondo girone ospita una selva, in cui si trovano i violenti contro se stessi: nella persona fisica, ovvero i suicidi, e nel patrimonio, ovvero gli scialacquatori. I suicidi sono imprigionati negli alberi della selva, dove le Arpie nidificano e provocano loro dolore facendo strazio dei rami delle piante (tra essi Dante parla con Pier Della Vigna). Gli scialacquatori corrono nella selva, inseguiti da cagne nere che, quando li raggiungono, li fanno a brandelli e spesso causano ulteriore dolore ai suicidi.
Il terzo girone è un sabbione reso rovente da una pioggia di falde infuocate, dove sono puniti i violenti contro Dio: nella persona divina (bestemmiatori), nella natura (sodomiti), nell'operosità umana (usurai). I primi devono stare sdraiati nella sabbia infuocata, i secondi devono camminare, i terzi devono star seduti e portano al collo una borsa con lo stemma della loro famiglia. Tra i bestemmiatori è incluso Capaneo, tra i sodomiti Brunetto Latini e altri fiorentini, tra gli usurai Reginaldo Scrovegni.
Per approfondire, ecco un breve video tratto dal canale YouTube "La Divina Commedia in HD"
Personaggi e luoghi collegati
Arpie - Brunetto Latini - Capaneo - centauri - Pier Della Vigna - sodomiti - suicidi e scialacquatori - Tegghiaio Aldobrandi - usurai - Virgilio
porta dell'Inferno - Antinferno - Limbo - II Cerchio - III Cerchio - IV Cerchio - V Cerchio (Stige) - VI Cerchio (città di Dite)
VIII Cerchio (Malebolge) - IX Cerchio (Cocito) - Acheronte - Flegetonte
Arpie - Brunetto Latini - Capaneo - centauri - Pier Della Vigna - sodomiti - suicidi e scialacquatori - Tegghiaio Aldobrandi - usurai - Virgilio
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