Principi negligenti
Sono fra i penitenti che attendono nell'Antipurgatorio e sono ospitati in una valletta incavata sul fianco del monte, in seno a una natura rigogliosa e dove intonano a una voce il Salve, Regina. È Sordello a condurre lì Dante e Virgilio e a passare in rassegna alcune delle anime più importanti di quel luogo (non è chiaro se Sordello sia da includere in questo gruppo, di cui comunque fanno parte anche Nino Visconti e Corrado Malaspina, presentati nel Canto VIII del Purgatorio). Tra i principi indicati da Sordello nel Canto VII c'è l'imperatore Rodolfo I d'Asburgo (1218-1291), che non scese mai in Italia dove avrebbe dovuto ricevere l'incoronazione da parte del papa a Roma, e che fu padre di Alberto I (citato da Dante nel Canto VI, 97 ss.); il sovrano siede più alto di tutti gli altri e si mostra pentito di non aver compiuto il proprio dovere, infatti non partecipa al canto del Salmo. Accanto a lui c'è Ottocaro II re di Boemia (dal 1253 al 1278), che sembra confortarlo anche se in vita fu avversario di Rodolfo e lo combatté (Sordello dice che è migliore del figlio Venceslao II). Altri due spiriti sono a stretto contatto: il primo è Filippo III l'Ardito, il re di Francia (1245-1285) che combatté contro gli Aragonesi e fu sconfitto a Las Formiguas, dove fuggì mentre un'epidemia decimava il suo esercito (ne morì lui stesso: Sordello dice che «disfiorò» il giglio di Francia, alludendo alla sconfitta rovinosa o forse al fatto che la corona perse in seguito la Sicilia); l'altro è Enrico I di Navarra, che morì nel 1274 e la cui figlia, Giovanna, sposò il figlio di Filippo III, Filippo il Bello: il sovrano si tiene la guancia con la mano ed è corrucciato per le malefatte del genero, come lo è il padre Filippo III. Sordello mostra un'altra coppia di anime, che sembrano accordare perfettamente il canto: il primo è Pietro III d'Aragona (1239-1285), che sposò la figlia di Manfredi di Svevia, Costanza, ed è definito pieno di valore, diversamente dai figli Giacomo e Federico che ne hanno ereditato i domini (sono citati da Dante in Purg., III, 116 come l'onor di Ciclia e d'Aragona); l'altro è Carlo I d'Angiò (1226-1285), non più fortunato nel successore Carlo II lo Zoppo di cui si dolgono la Provenza e il regno di Napoli. Enrico III d'Inghilterra siede in disparte ed è definito un re dalla vita semplice, con una discendenza migliore degli altri; l'ultimo ad essere citato è il marchese del Monferrato Guglielmo VII (1240-1292), il cui figlio Giovanni fece guerra ad Alessandria per vendicare la sua morte (la guerra fu lunga e sfortunata, arrecando gravi danni al Monferrato e al Canavese).
Personaggi e luoghi collegati
Carlo I d'Angiò - Corrado Malaspina - Manfredi - Filippo il Bello - Sordello - Virgilio - Nino Visconti
Mantova - Napoli - Roma - Verona - Antipurgatorio - spiaggia del Purgatorio - valletta - porta del Purgatorio
Carlo I d'Angiò - Corrado Malaspina - Manfredi - Filippo il Bello - Sordello - Virgilio - Nino Visconti
Mantova - Napoli - Roma - Verona - Antipurgatorio - spiaggia del Purgatorio - valletta - porta del Purgatorio