IV Cornice

È la Cornice del Purgatorio in cui si sconta il peccato capitale di accidia, ovvero lo scarso ardore con cui si cerca il bene, ed è descritta nei Canti XVII, XVIII e XIX della II Cantica. Gli accidiosi sono costretti a correre rapidissimi lungo la Cornice, gridando esempi di sollecitudine: dopo l'ingresso nella Cornice e la spiegazione di Virgilio sulla struttura morale del Purgatorio, Dante vede due spiriti che gridano gli esempi di Maria che si recò a Ebron a visitare Elisabetta (Luc., I, 39-40) e di Cesare che per espugnare Ilerda dapprima attaccò Marsiglia e poi corse in Spagna (Phars., III, 453 ss.). Gli altri penitenti si incitano l'un l'altro, esortandosi allo zelo e alla sollecitudine.
Prima di lasciare la Cornice, altri penitenti gridano esempi di accidia punita: quello degli Ebrei che furono fiacchi nel seguire Mosè dopo il passaggio del Mar Rosso e morirono nel deserto (Num., XIV, 1-38; Deut., I, 26-36), e quello dei Troiani che si fermarono in Sicilia non seguendo Enea in Italia, condannandosi a una vita ingloriosa (Aen., V, 603 ss.). Dante si addormenta e dopo il sogno della femmina balba raggiunge l'angelo della sollecitudine, che invita lui e Virgilio a salire alla Cornice successiva e dichiara beati coloro che piangono, perché saranno consolati. L'angelo cancella la quarta P dalla fronte del poeta.

Personaggi e luoghi collegati
accidiosi - Beatrice - Cesare - Maria - Virgilio

spiaggia - Antipurgatorio - valletta dei principi - porta del Purgatorio - I Cornice - II Cornice - III Cornice
V Cornice - VI Cornice - VII Cornice - Paradiso Terrestre (Eden)